La Trama:
Introduzione
71 a.C.: il corrotto senatore Cesare Atticus (Christian De Sica), in vacanza al mare con l’amante Ottavia (Gabriella Labate), che mantiene dopo essere a sua volta mantenuto dalla moglie Cornelia (Nadia Rinaldi), richiamato a Roma dal capo del suo partito, il senatore Lucio Cinico (Leslie Nielsen), si scontra con la sua biga sulla via Appia col carro del magistrato Antonio Servilio (Massimo Boldi) che si stava trasferendo a Roma da Mediolanum, causando una lite tra i due. Come se non bastasse, poco dopo Servilio scopre che l’appartamento che deve prendere in affitto, per giunta in nero, è di proprietà dello stesso Atticus. I due si scontrano nuovamente qualche giorno dopo sugli spalti del Colosseo nel corso della partita di Coppa dell’Impero tra Roma e Mediolanum, circostanza che fa aumentare l’odio tra i due.
La confessione di Ottavia
Intanto Atticus, stanco delle pretese di Ottavia, liquida l’amante sostituendola con la modella egiziana Iside a cui darà pure la casa occupata dall’ex amante, che per vendicarsi spiffererà a Servilio alcuni segreti di Atticus che potrebbero farlo finire dei guai. Grazie alle informazioni ricevute Servilio si presenta con un mandato di comparizione a casa di Atticus. Quest’ultimo, messo con le spalle al muro, cerca in ogni modo, ma senza successo, di corrompere l’irreprensibile giudice, arrivando pure ad usare il fatto che tra sua figlio Alessio e Claudia, la figlia di Servilio, sta nascendo qualcosa, senza però smuovere Servilio che inoltre vieta alla figlia di frequentare Alessio.
Poppea
Per evitare la galera, Atticus si rivolge a Cinico, che gli consiglia di screditare Servilio. Così, dopo essersi accordato con un gestore di un bordello, assolda la prostituta Poppea (Anna Falchi), per adescare Servilio: il piano riesce e Servilio finisce per accettare l’invito a cena a casa di Poppea, che crede una nobile vedova, non sapendo di finire in un bordello dove verrà colto in flagrante da Atticus e dal procuratore capo, che dopo essersi scusato con Atticus sbatterà il povero Servilio in Sicilia.
Il ritorno a Roma
Confinato in Sicila, per Antonio ogni ambiziione sembra perduta, finché un giorno assiste inaspettatamente ad una lite tra un contadino e i picciotti di Don Varrone (Luigi Maria Burruano), governatore dell’isola, per la riscossione di alcuni tributi; insospettito Servilio chiede spiegazioni, ricevendo un omertoso silenzio come riposta, ma Leoluca, il figlio del contadino, stanco dei soprusi decide di parlare: la sua denuncia permette ad Antonio di ottenere la confessione di Varrone, che indicherà Atticus come responsabile di tutto e permetterà a Servilio di tornare a Roma con nuove e più solide accuse verso il suo nemico.
L’alleanza tra Servilio e Atticus
Con il “problema” Servilio da risolvere nuovamente, stavolta Atticus viene consigliato da Cinico ad una risoluzione definitiva: uccidere o far uccidere il suo accusatore. Atticus, seppur restio, decide di seguire pure quest’ultimo consiglio, ma dopo aver gettato dei serpenti, che gli aveva dato Iside, nell’ufficio di Antonio, lo salverà da essi, anche perché scoprirà che nell’ufficio con il giudice c’è il figlio Alessio venuto a chiedere ad Antonio di poter frequentare Claudia. Pentitosi delle sue malefatte, Cesare accetta di allearsi con Antonio per incastrare il vero responsabile di tutto, cioè Cinico. Dopo aver messo fuori causa le due fidate cuoche di Cinico, Antonio e Cesare si fanno assumere come cuoche, sotto il falso nome di Lella e Nella, ed entrate così a casa di Cinico. Riusciranno ad impossessarsi del libro su cui il senatore tiene la contabilità in nero e a portarlo, dopo un inseguimento con Cinico, al procuratore capo.
Epilogo
Al processo, durante il quale Cesare confessa tutto, Antonio chiede per Atticus l’assoluzione a patto di restituire quanto sottratto allo stato, e la condanna per Cinico; ma il senatore, grazie ad un’arringa assai persuasiva, convince i giurati che il tutto è servito per il bene di Roma, facendo condannare sia Cesare che Antonio ai lavori forzati. Come se non bastasse i due finiscono per prendere parte alla rivolta di Spartaco venendo crocifissi sulla via Appia dove si erano scontrati la prima volta. Sulla croce, Antonio spera che ci possa essere in futuro un mondo migliore senza corruzione; la scena però si sposta 2000 anni dopo dove puntualmente si ripete lo scontro tra i loro eredi.
Il Cast:
* Massimo Boldi: Antonio Servilio
* Christian De Sica: Cesare Atticus
* Leslie Nielsen: Lucio Cinico
* Anna Falchi: Poppea
* Cash Casia: Iside
* Virginie Marsan: Flavietta
* Ugo Conti: Silvio
* Mario Donatone: princeps senatus
* Francesco De Rosa: Publio
* Rossana Di Lorenzo: Rosa
* Cesare Gelli: procuratore capo
* Fabio Grossi: Valerio
* Gabriella Labate: Ottavia
* Renato Moretti: vecchio senatore
* Nicolina Papetti: Augusta
* Nadia Rinaldi: Cornelia
* Isabella Rocchietta: Claudia
* Riccardo Rossi: Lucio Sola
* Marina Tagliaferri: Livia
* Carlos Alberto Valles: Monsieur Claude
* Marco Vivio: Alessio
* Luigi Maria Burruano: Varrone
Fonte dei contenuti: wikipedia.it