Sbabbari! Figli di Dio Odino!! Siamo tornati con un film che più che un cult è stato, è, e sarà sempre una vera e propria fucina di tormentoni, battute e citazioni, insomma siamo tutti un po’ Sbabbari e sappiamo benissimo quali sono le lettere con le quali è formato il nome di Attila, giusto?

Stiamo ovviamente parlando del mitico “Attila flagello di Dio” con Diego Abatantuono, eccovi le curiosità:

– Probabilmente tutti si ricordano che Rita Rusic, l’ex moglie di Vittorio Cecchi Gori, fa parte del cast di Attila, quello che però forse non tutti sanno è che quando uscì il vhs del film, esso era praticamente introvabile, perchè pare fosse stato ritirato dal mercato dallo stesso Cecchi Gori, che non apprezzava particolarmente le scene sexy della moglie;

– La colonna sonora del film è composta pensate da Franco Mussida e Franz Di Cioccio della PFM (che interpreta Giallo), che si avvalgono della collaborazione di Alberto Fortis nel brano “La maga” e di Rossana Casale nel brano Canto della sirena;

– Sebbene Attila ci racconti di come i barbari, più di 2000 anni fa, popolassero quella che noi oggi chiamiamo Segrate, la maggior parte delle scene , anche quelle più bucoliche e rurali, sono state girate a Roma e dintorni.

– La scena dell’incontro di Attila e i suoi con Renolto è la parodia del famoso spot della Renault 18, firmato nientemeno che da Sergio Leone

– Uno dei caratteristi di questo cult, Tiberio Murgia, che interpreta un pastore, è uno dei caratteristi più prolifici di tutta la storia del cinema Italiano, avendo all’attivo presenze in più di 100 film, da “I Soliti Ignoti” di Mario Monnicelli fino ad un lungo sodalizio con Adriano Celentano.

– Il famosissimo accento “terrunciello” che ha reso famoso Diego Abatantuono, non è una sua creazione, bensì di un suo collega del mitico “Gruppo Repellente”, il gruppo di cabarettisti milanesi capitanati da Enzo Jannacci e formato da Boldi, Faletti, Mauro Di Francesco, Cochi e Renato e, appunto, da Giorgio Porcaro, sicuramente meno famoso di Abatantuono e purtroppo scomparso prematuramente, ma che ha creato uno dei simboli più caratteristici di tutti gli anni ’80.

– L’attore che intepreta “Frenisio il somaro”, Armando Celso, potete riconoscerlo anche nel mitico “il ragazzo di campagna”, nell’unica, memorabile, immensa scena del treno, sedutoproprio al fianco di Renato Pozzetto.

Bene sbabbari, nell’attesa del prossimo cult, vi lascio con una semplicissima domanda .. chi è lo Re??

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Viola nasce a Milano nel tardo medioevo, quando la linea rossa della Metropolitana aveva come capolinea Cadorna e ovunque vi erano ernormi manifesti del Rabarbaro Zucca e del Cynar. Ed è proprio quella Milano dipinta nei film degli anni '80 che comincia ad appassionare la giovane Viola, studentessa dal medio rendimento ma dal grande potere sognante. Una nerd d'altri tempi che ti racconta la nostalgia degli anni 80/90 come te la racconterebbe il Mago di Segrate, e di come una volta se uscivi e ti mettevi la maglietta di Mimmo con Mazinga di "Bianco, Rosso e Verdone" erano sberle dai tamarri di provincia,mentre oggi è la base della fashion influencer makeup antani cloudporn blogger.

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