Alzi la mano, anzi, mani in alto a chi non ha mai visto questo storico cult degli anni ’80 che vede i 3 cugini Siraghi, Dalmazio, Amalio ed Egisto, intrerpretati da Paolo Villaggio , Lino Banfi e Massimo Boldi, diventare da umili lavoratori precari e sfortunati a tre. veri. ladri. proprio come li definisce il loro mefistofelico “zio” Aliprando, interpretato da un ottimo Enrico Maria Salerno qui in un’insolita veste comica.

Tra un intensivo periodo di preparazione e comiche truffe e furti tra grandi magazzini, pelliccerie (ricordate sempre il motto “Prima pagare, poi pellicciare”) e gite al mare, i tre goffi criminali organizzano il colpo del secolo in una nota gioielleria del centro, finendo poi, forse ,anch’essi vittime dell’astuzia del loro sedicente zio.
Ecco le curiosità che ho “rubato” per voi:

. E’ la seconda volta che vediamo insieme questi tre attori dopo l’esperienza di “Pompieri” e li rivedremo insieme per “Pompieri 2“, la coppia Banfi – Villaggio ( che come sapete è senza dubbio nel mio personale Olimpo della risata), ha invece recitato in diversi film insieme, come lo storico Pappa e Ciccia, mentre il duo comico tra Villaggio e Boldi lavorerà insieme,senza Banfi, al secondo episodio di Scuola di ladri, sebbene con esiti meno entusiasmanti del primo.

. Il soggetto di questo cult è stato scritto da Castellano & Pipolo, i quali meriterebbero un intero articolo, visto che sono stati senza dubbio i padri della commedia italiana per quasi 40 anni, scrivendo qualcosa come 100 sceneggiature e dirigendo tante storiche pellicole (Grandi Magazzini, Grand Hotel Excelsior, Il ragazzo di campagna etc,), ma oltre ad essere i padri della commedia, uno dei due, nella fattispecie quello chiamato “Pipolo“, in realtà si chiamava Giuseppe MOCCIA. Vi dice qualcosa questo cognome?
Sì, è stato lui a generare il creatore di Step e Babi, ahimè.

. La colonna sonora è stata composta da Bruno Zambrini, il quale anch’esso meriterebbe un capitolo a parte in quanto è IL compositore della commedia italiana, avendo composto più di 40 colonne sonore, compresa l’intera saga Fantozziana.

. La storica scena nella quale Banfi cerca di vendere il carcere di Regina Coeli ad un facoltoso americano, è un chiaro omaggio alla mitica scena di “Totòtruffa 62” nella quale Totò cerca di vendere ad un turista la fontana di Trevi, e indovinate un pò chi ha scritto il soggetto di Totòtruffa? Sì, Castellano e Pipolo.

. Sempre nella scena del carcere, una delle voci dei carcerati interpellati da Banfi è quella di Francesco Salvi, lo si evince dall’inequivocabile “e son contento!!”

. il cast “di contorno” è di tutto rispetto e merita sicuramente di essere citato in causa: il mitico Antonio Allocca, Ennio Antonelli, Dino Cassio e non ultimo Claudio Boldi, il fratello di Massimo, nel ruolo del poliziotto.

A questo punto vi invito a rivedervi questo mitico cult, o almeno ad allenarvi duramente insieme al mitico Nero, che di nome fa Franco.

Commenta

comments

SHARE
Previous articleBoldi torna tifoso con Max Tortora in “La Coppia dei Campioni”
Next articleIl più verace dei caratteristi: ‘Angelo Bernabucci’
Viola nasce a Milano nel tardo medioevo, quando la linea rossa della Metropolitana aveva come capolinea Cadorna e ovunque vi erano ernormi manifesti del Rabarbaro Zucca e del Cynar. Ed è proprio quella Milano dipinta nei film degli anni '80 che comincia ad appassionare la giovane Viola, studentessa dal medio rendimento ma dal grande potere sognante. Una nerd d'altri tempi che ti racconta la nostalgia degli anni 80/90 come te la racconterebbe il Mago di Segrate, e di come una volta se uscivi e ti mettevi la maglietta di Mimmo con Mazinga di "Bianco, Rosso e Verdone" erano sberle dai tamarri di provincia,mentre oggi è la base della fashion influencer makeup antani cloudporn blogger.

LEAVE A REPLY