Altro giro, altro cult! E questo storico film di Renato Pozzetto insieme alla bellissima Ornella Muti raccoglie tutte le caratteristiche del cult che piace a noi.
La storia è quella del ricchissimo Ingegnere Eugenio Roncon, sposato con una splendida e infedele moglie, ossessionata dal peso dei suoi seni, il quale ,tormentato dalla paura di diventare povero, su suggerimento del suo psicologo, decide appunto di “diventare” povero, facendosi assumere come fattorino in una delle aziende di sua proprietà (un curioso precursone di “Undercover Boss”) e trasferendosi dalla sua sontuosa villa in un umile appartamento destinato appunto ai dipendenti della sua azienda, dove incontra Marta, una giovane dolce e buona squattrinata che sbarca il lunario a fatica con piccoli lavoretti, e della quale si innamora subito.
Dopo una serie di peripezie che lo vedono perdere il lavoro, la casa e costretto ad imparare la “vita della strada” da un simpatico senzatetto, Stanislao detto Fosforo (Pietro Mazzarella), per conquistare Marta decide di liquidare tutte le sue attività, di sbarazzarsi di tutti coloro che l’hanno usato come la moglie e il maggiordomo doppiogiochista (Nanni Svampa) e dichiara il suo amore (e la sua ricchezza) a Marta su una casa galleggiante mentre un elicottero li sommerge di banconote.
Le curiosità:
. oltre a Pozzetto e alla Muti, la terza indiscussa protagonista del film è un’affascinante città di Milano, qui in una delle sue migliori performance degli anni 80, tra pranzi sulle guglie del Duomo, navigli e quartieri storici. Ebbene però, Milano è stata utilizzata come location per la maggior parte degli esterni, mentre diversi interni sono stati girati a Roma, ad esempio all’interno della stra utilizzata Villa Parisi di Frascati, all’interno della quale sono stati ambientati più di 50 film!)
. Piero Mazzarella, Stanislao, è stato uno dei più grandi attori teatrali della scena Milanese, nonchè pioniere della rete tv Canale 5 nei primi anni 80, all’interno della quale venivano trasmessi i suoi spettacoli teatrali.
. il barista che caccia Pozzetto dal bar dopo che lui ruba un bicchiere di latte è Dino Cassio, uno dei caratteristi più presenti nei film cult a cavallo tra gli anni 70 e 80, nonchè membro dei Brutos e indimenticato prete nella famosissima scena degli schiaffi di “Vieni avanti cretino”.
. La storica scena della forchetta data da un operaio a Pozzetto, è stata girata alla Darsena di Milano, che in quel periodo era veramente un cantiere in quanto stava per essere realizzata la fermata della metropolitana “Porta Genova”.
. il regista Pasquale Festa Campanile, entusiasta della riuscita del film e del sodalizio lavorativo con Pozzetto, deciderà proprio dopo “Un povero ricco” di girare l’immenso cult “Il ragazzo di campagna”.
. La scena finale della casa galleggiante è girata a Gaggiano, pressochè nello stesso punto in cui nel film “Asso” Adriano Celentano viene ucciso dal sicario.
Riguardatevi e godetevi per la centesima volta questo cult, parola d’ordine? “Oh la Madonna!!!”