“Quel bravo ragazzo”, il nuovo film di Herbert Ballerina uscito in questi giorni che strizza l’occhiolino al grande Scorsese, almeno nel titolo. Un film che ha per protagonista tale Leone, lo scemotto di turno, un bravo ragazzo ma allo stesso tempo ingenuo e cresciuto in parrocchia e senza amici. Poi tutto d’un tratto, quel padre che non aveva mai conosciuto gli affida dal letto di morte la sua azienda di famiglia, e che famiglia: parliamo di mafia mica cosa da scemi. E allora tocca agli scagnozzi del boss renderlo al più presto un criminale di tutto rispetto.

Debutta così la carriera da solista al cinema di Herbert Ballerina, e questo fa già notizia, trash ovviamente. Senza Maccio Capatonda, che comunque è presente con qualche cameo che fa piacere ai fan, e senza Ivo Avido, pensavate che il Ballerina non ci potesse stare. E invece eccolo lì al cinema a provare a strappare una risata in attesa dello scontro al botteghino di Natale.

Questa igenuità, in uno ambiente ragusano stupendo, a noi è piaciuta. La commedia mafia ci sta e anche la scrittura del film è buona. Si ride molto ve lo assicuriamo, anche se qualche vuoto ancora c’è in una trama. Compensano però le tante gag degli attori.

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