Caro Fantozzi ragionier Ugo, Sono anni che la sveglia non suona più alle 7.51 e che può bere con calma il caffe della Pina… E la babbui… Ehm la BAMBINA è ormai grande e vive da sola con Bongo.
Quelle mattinate frenetiche sono ormai lontane e la vita da pensionato che tanto ha temuto, è diventata inesorabilmente una tragica routine.
Eppure chissà perché noi la immaginiamo ancora in giacca e cravatta, pronto a timbrare il cartellino, contro tutto e tutti per guadagnarsi onestamente da vivere. E senza l’aiuto di nessuno, “sennò è squalificato“.
Ci tenevo a dirle che, nonostante lei non sia più operativo, é come se non avesse mai smesso di lavorare.
In un mondo che vive di eccessi, i modelli veri, quelli da seguire li ritroviamo nella semplicità e nell’umiltá d’animo. E chi quindi, più di lei può rappresentarci?
Ed è così, perché forse non indossiamo il basco e non guidiamo una Bianchina, ma la mattina quando corriamo per raggiungere il nostro posto di lavoro non possiamo che identificarci in lei – Italiano vero e fiero, a cui nulla è dato per scontato ma che ce la fa sempre, in un modo o nell’altro.
Ed è inutile cercare la felicità in un mondo che non ci appartiene. A noi basta una cassa di birre, una frittatona di cipolle davanti alla tv che trasmette la partita e siamo contenti.
Perché non c’è nulla di male nel sentirsi un “italiano medio”, sarebbe molto peggio sentirsi mediocri.
“…Perchè se credono di farmi fuori si sbagliano
loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile
e sai perchè? Perchè sono il più grande perditore di tutti i tempi
Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale
otto, dico otto campionati mondiali di calcio consecuitivi
capacità d’acquisto della lira, fiducia in chi mi governa…”
Tanti auguri ragioniere per i suoi 84 anni!!
Ah, non da la mano.