Gli anni ’80 e ’90, si sa, sono stati gli anni degli eccessi. Eccessi in tutto, nella tv, nella musica ma ancor di più nel look. Oggi parliamo di capelli e di acconciature che hanno segnato gli ultimi vent’anni del millennio.
Ma come ci si pettinava o venivamo pettinati in quegli anni? Chi ti tagliava i capelli era rivolto al futuro, guardava allo spazio, tanto che la testa di alcuni di noi sembrava una navicella, tra colori fluo e linee geometriche stravaganti. L’importante era farsi riconoscere, essere sopra le righe. Senza parlare poi della tendenza degli uomini a somigliare alle modelle e più di una volta, noi piccoli in quegli anni, ci siamo lasciati sedurre dal cantante degli Skid Row o degli Europe credendolo una bella tipa e poi buttando via i soldi dallo psicologo nei decenni successivi. Le donne invece, al contrario, sfoggiavano tagli severi e con tanta lacca da far felici le industrie chimiche.
Partiamo da un grande classico, sfoggiato da tantissimi (e non negatelo). Unisex e trasversale, il Mullet. Era la pettinatura multitasking adatta a chi voleva avere un aspetto presentabile per l’ufficio se guardato di fronte ed un look selvaggio per la festa se visto di spalle.
L’evoluzione, la pazzia del Mullet, e un taglio talmente intrigante e misterioso che ancor oggi non se ne capisce la genesi. Era composto da 1/3 di mullet, 1/3 di capelli a spazzola e 1/3 di rasatura geometrica.
Un must nelle donne anni ’90. Il fritto misto: lisci + onde/ricci + frisè. Insomma chi ne ha più ne metta.
Restiamo ancora nel mondo femminile per la combo ’80/’90: codino che parte dal centro testa e va verso un lato + elastico pomposo colorato + frangia sfilzata e cotonata.
Questo purtroppo lo sfoggiavo pure io. La lunghezza del codino credo c’entri con quelli che devi fare dallo psicologo quando ti riguardi in una foto. Il colore poi? Lasciamo stare.
Vogliamo parlare della cotonatura? Cotonato fino agli eccessi, dappertutto, peli del petto compresi e in bella vista.
Questa follia ovviamente valeva anche per le donne, tante volte all’ennesima potenza.
Ultimo il caschetto cotonato con le punte insù verso l’interno. Indimenticabile.