Una delle frasi che ho letto ripetersi maggiormente dopo la scomparsa di Bud Spencer è “con lui è sparita anche la mia infanzia”.

Personalmente trovo riduttivo limitare questo mito in un concetto di “infanzia”, seppur comunque vasto.

Vero, da piccolo non mi perdevo un suo film, li avevo tutti in VHS. Quando poi i bulli mi sfottevano per gli occhiali spessi, Bud era l’amico che volevo sempre al mio fianco.

Da adolescente, però, trascorrevo ore ad apprezzare le sue commedie con l’occhio di una persona cresciuta, attenta a certi dettagli sfuggiti anni prima… e il giono dopo a raccontarseli tra compagni di scuola!

Gli stessi compagni che poi, con il passare degli anni, sono diventati amici e colleghi. Tutt’ora infatti, a 35 anni suonati, ci sono serate nelle quali Bud&Terence diventano argomento fisso e durante le quali si rivedono insieme i loro film.
Anche da solo però, perchè se in TV trasmettono la mitica coppia, la si guarda. Non importa quello che danno gli altri canali.

Vorrei sottolineare un aspetto per me importante; non rivedo i film di Bud per entrare nel mood della nostalgia, ricordando i tempi antichi con l’approccio di quella comicità che non c’è più, ma perchè sono ancora unici, nuovi e senza tempo.
Un fenomeno generazionale che piace a mio padre, a me e a mio nipote.

Avete capito perchè non voglio limitare Bud Spencer all’infanzia?

Bud era uno di casa, Bud mi ha fatto compagnia tante volte, Bud mi ha fatto ridere in certe sere in cui non avevo alcuna voglia di divertirmi, Bud arrivava da me come l’amico che viene a trovarti per vedere come stai… Bud per me rimarrà immortale.
Ciao Bud, amico, anche se non mi conoscevi.

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